"È ora di farla finita con tutte queste idee esaltate, bisogna tornare alla ragione. Tutto questo, l'estero e tutta questa vostra Europa, non è altro che una chimera... si rammenti delle mie parole, e se ne accorgerà lei stesso!" aveva concluso in tono addirittura indignato Lizavèta Prokòf'evna, al momento di congedarsi da Evgènij Pàvlovič.

martedì 6 settembre 2016

Spesa pubblica e PIL

La tabella che vedete e che sta sul sito del governo mostra quanto la spesa pubblica (che da noi si chiama spreeeechi) sia stata incrementata dal 2009 al 2014 in Italia, nei paesi del nord Europa, all'interno della UE, con in più Norvegia, Giappone e USA. 



Quello che il governo vorrebbe dimostrare è che noi siamo il Paese che ha sprecato di meno, in confronto ad alcune nazioni con le quali il paragone e a dir poco improponibile.
Bene! Anzi male! Visto il trattamento di favore riservato ai Pesi più ricchi della stessa UE. E considerata, inoltre, nonostante questo, la conclusione a cui arriva il governo è che "l'Italia crede nell'austerità espansiva e nella equivalenza ricardiana di Barro e non crede al moltiplicatore fiscale della spesa pubblica e all'acceleratore finanziario" (anche se poi va col cappello in mano a Bruxelles a chiedere un po' di flessibilità in più).
A tutto ciò si aggiunga l'arroganza della Commissione europea che ci bacchetta perché non abbiamo fatto abbastanza e che ci vorrebbero altre "riforme".
Peccato che poi per la Germania l'incremento maggiore di spesa pubblica ha significato un 1% in più di PIL sull'aumento complessivo e per la Francia un mezzo punto in più...
La seconda tabella, a cura del Sole 24 Ore, mostra quanto debito pubblico (che è sempre brutto secondo il mainstream), abbiamo rispetto ad altri paesi.



La terza a cura dell'AMECO (Annual macro-economic database) della Commissione Europea, ci mostra la spesa pubblica complessiva pro-capite.
 

Beh, però c'è la corruzzzzzioooooone...

Per il resto vi rimando ai post di Quarantotto:

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