"È ora di farla finita con tutte queste idee esaltate, bisogna tornare alla ragione. Tutto questo, l'estero e tutta questa vostra Europa, non è altro che una chimera... si rammenti delle mie parole, e se ne accorgerà lei stesso!" aveva concluso in tono addirittura indignato Lizavèta Prokòf'evna, al momento di congedarsi da Evgènij Pàvlovič.

mercoledì 7 settembre 2016

Autorazzismo e fascismo


Ritengo che la causa dell'autorazzismo italiano sia da ricercare nella caduta del fascismo.
In una prospettiva di "sinistra", come senso di colpa nei confronti della disgustosa orgia di patria e morte che giustificava il colonialismo, e quindi come reazione alla paura che ogni sentimento di identità nazionale potesse e possa essere preso come nazionalismo e di conseguenza simpatia col fascismo, questo nonostante la lotta di liberazione nazionale. Senso di colpa che ha portato e porta a subire con entusiasmo il colonialismo.
Nella prospettiva di destra come complesso di inferiorità di fronte ad un passato glorioso, che ci avrebbe trasformato da colonizzatori in colonizzati, da potenza imperialista a colonia sub-imperialista, e di conseguenza in un popolo senza spina dorsale, ritenendo allo stesso modo, alla fine, giusta la mano dei colonizzatori esterni.
Ben poco, in definitiva, ha potuto la Costituzione democratica e antifascista pluriclasse, che ha tentato una ricomposizione del sentimento di identità nazionale all'insegna della salvaguardia dei diritti sociali.
La propaganda straniera ha certo contribuito, ma è la stessa che subiscono, ad esempio, anche gli spagnoli e i greci, con, però, differenti esiti.
 
 

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